A rischio denti quando la cura e' fai da te per le gengive
Un miliardo di batteri, come quasi tutti gli abitanti della Cina, su un solo dente: dopo 4 ore da un pasto, se non ci si lavano accuratamente i denti, la placca batterica si moltiplica e da un grammo di germi, pari a circa 100.000 microrganismi, decuplica creando un "film" che facilita la comparsa di carie e soprattutto infiammazione alle gengive.
Lo dimostra un'indagine promossa dalla Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP), secondo cui solo un italiano su tre conosce le conseguenze della parodontite, dalle infezioni alla possibile perdita dei denti, e appena l'8% sa che questa malattia è la stessa cosa della piorrea, termine con cui la si indicava più spesso in passato. Un problema che, non a caso, riguarda 20 milioni di over 35 di cui 8 milioni con una parodontite grave, 3 milioni addirittura a rischio di perdere i denti. Eppure pochi conoscono la malattia o la curano come si deve: quattro italiani su dieci di fronte a gengive dolenti, arrossate e infiammate, che sanguinano quando si spazzolano i denti, non chiedono aiuto al dentista e provano magari a prendere un po' di vitamine o integratori per qualche giorno, scelgono un intruglio a base di erbe, modificano la dieta o cambiano spazzolino o dentifricio, al massimo usano un collutorio per denti sensibili. Oppure semplicemente aspettano che passi: così, otto volte su dieci il disturbo resta e può perfino aggravarsi, ma molti continuano a non preoccuparsene perché, di fatto, non sanno che cosa stia accadendo ai loro denti. Gli italiani hanno infatti le idee confuse in materia e non sanno cosa sia la parodontite, un mistero per il 70 per cento dei connazionali.
L'indagine, condotta dall'Istituto di Ricerche Key-Stone su un campione di mille adulti rappresentativo della popolazione generale, mostra che la fantasia degli italiani di fronte ai disturbi gengivali è molto spiccata: uno su tre prova a risolvere con un collutorio specifico, il 15% cambia il dentifricio, il 10% tenta con i risciacqui o i rimedi naturali ma c'è pure chi si affida alla dieta, alle vitamine o perfino agli antibiotici fai da te. In totale, circa 12 milioni di italiani "inventano" una cura per arginare sintomi come gengive sanguinanti (47% della popolazione), che si ritraggono (29%) o sono dolenti (26%), tutti segni di un'infiammazione a cui porre rimedio.
"Circa 20 milioni di over 35 hanno disturbi che sono associabili alla parodontite e che richiederebbero un approfondimento diagnostico, ma pochi si rendono conto che si tratta di sintomi da non sottovalutare e quattro su dieci non si rivolgono al dentista - spiega Claudio Gatti, presidente SidP - La gengivite non curata si trasforma spesso in parodontite, la sesta malattia più frequente al mondo e, nella sua forma grave, la prima causa di perdita dei denti''.