Spesso ci si sente fare questa domanda da parte di pazienti che devono sottoporsi a terapia implantare.
Il concetto di rigetto rispetto agli impianti dentari nasce solo per giustificare gli insuccessi che pure esistono e che dipendono da molti fattori che niente hanno a che fare con il concetto di rigetto.
Detto ciò si può serenamente affermare che:
Il rigetto degli impianti dentali non esiste !
E’ possibile affermare ciò solamente analizzando cosa si intende per rigetto in medicina.
Con questo termine s'intende una reazione da parte del sistema immunitario nei confronti di un qualcosa riconosciuto come estraneo.
Questo può essere un organo, un tessuto come nel caso di un trapianto o un elemento inorganico come ad esempio, alcuni metalli.
Alcuni individui in effetti presentano delle sensibilità e/o allergie ad alcuni metalli non nobili, come quelli usati per la realizzazione di alcuni gioielli o anche come quelli usati, sempre meno, anche in odontoiatria.
Tuttavia, gli impianti dentali sono realizzati in titanio, un metallo biologicamente inerte, cioè un materiale di cui l'organismo tollera la presenza per l'elevato grado di purezza e decontaminazione della superficie.
L'organismo non riconosce questo metallo come estraneo, anzi, “vede” questa struttura come propria e quindi ci si attacca intimamente attraverso tutti quei fenomeni biologici e biochimici ben studiati da Branemark e che sono alla base dell’implantologia moderna, che vanno sotto il nome di osteointegrazione.
Il titanio come metallo è utilizzato in altre branche chirurgiche della medicina come l'ortopedia, la neurochirurgia e la chirurgia maxillo-facciale.
Non è mai stata descritta in letteratura nessuna reazione avversa né di natura allergica né tanto meno di rigetto di protesi in titanio.
Quindi il rigetto di un impianto in titanio inteso come reazione del corpo ad un “qualcosa” di estraneo non esiste.
Prima di addentrarci nelle cause per le quali gli impianti possono fallire, è necessario rimarcare quanto segue:
- Si ricorre all’opzione degli impianti solo nei casi in cui degli elementi dentali siano mancanti per pregresse estrazioni, avulsioni traumatiche, agenesie, fratture, etc.
- I vantaggi offerti dalla cura di un dente naturale sono notevolmente maggiori rispetto a quelli di un impianto.
E’ molto importante informare i pazienti che i denti profondamente cariati, in pulpite, necrotici, precedentemente devitalizzati, con danni parodontali anche gravi, possono essere assolutamente curati e salvati anche nei casi che sembrano più gravi. È una prerogativa fondamentale del nostro studio, attuare le più avanzate terapie attraverso le migliori strumentazioni a disposizione per salvare i denti naturali, invece che procedere in maniera indiscriminata all’estrazione per sostituire il dente con un impianto.
Bisogna diffidare di chi propone gli impianti come la panacea, come soluzione per non avere problemi in futuro.