L’edentulismo (noto anche con il termine edentulia), ovvero la mancanza totale o parziale di denti rappresenta un problema molto diffuso che comporta notevoli disagi sia dal punto di vista estetico che funzionale, costituendo un serio pericolo per la salute dell’individuo che ne è affetto.
Fin dall’antichità, l’uomo ha cercato di porre rimedio a questa problematica, sostituendo i denti persi con impianti artificiali; i primi reperti che testimoniano questa usanza si pensa risalgano addirittura al periodo neolitico.
Nel corso degli ultimi anni l’implantologia moderna ha raggiunto risultati all’insegna dell’eccellenza. Servendosi delle tecniche più moderne e all’avanguardia, nonché dei materiali più pregiati per riabilitare i pazienti affetti da edentulismo, l’implantologia costituisce una delle branche dell’odontoiatria che maggiormente consentono di ottenere una perfetta riuscita funzionale ed estetica allo stesso tempo. Una delle caratteristiche principali dell’implantologia dentale, infatti, è proprio quella di rappresentare un connubio ideale fra risultato estetico e resa funzionale, tra odontoiatria e tecnologia avanzata.
L’implantologia si avvale di elementi metallici (denominati appunto “impianti dentali”) che vengono inseriti nell’osso mascellare o mandibolare. In pratica viene inserita una radice sintetica nell’osso sottostante la gengiva e sopra di essa verrà posizionato un dente nuovo. Prima dell’intervento il dentista valuterà le condizioni generali di salute del paziente, l’osso disponibile e la qualità dello stesso; l’implantologo fornirà inoltre al paziente precise informazioni sullo stato del suo apparato masticatorio, indicando le possibilità terapeutiche e i rischi ad esse relativi. In questo modo il paziente viene tenuto a conoscenza, in modo chiaro e trasparente, di tutti gli step dell’intervento implantologico e di tutte le possibili conseguenze dello stesso. Qualora non sussistano controindicazioni all’intervento e dopo aver chiesto il consenso al paziente, lo specialista può procedere all’inserimento dell’impianto.
L’operazione chirurgica risulta indolore, ma può essere effettuata anche con un’anestesia locale. Nel caso di pazienti fobici si può ricorrere ad una miscela a base di protossido di azoto (ovvero una sedazione cosciente, nota anche come analgesia sedativa).
Lo specialista implantologo prescrive solitamente al paziente l’assunzione di antibiotici e antinfiammatori per alleviare eventuali piccoli disagi postoperatori. Le limitazioni a questo tipo di intervento sono davvero poche. Fra le più comuni citiamo le gravi anemie, l’osteoporosi, le cardiopatie, il diabete, le coagulopatie e, più in generale, malattie o disfunzioni di una certa gravità che andranno comunque preventivamente valutate dall’implantologo durante il colloquio con il paziente e i controlli di routine. L’intervento implantologico è sconsigliato anche nel caso in cui un paziente stia attraversando un periodo di intenso stress psicofisico, in quanto il sistema immunitario potrebbe risultare indebolito. L’operazione di chirurgia implantologica viene inoltre vietata alle donne in stato interessante. Possibili altre controindicazioni sono il fumo (nel caso in cui si sia in presenza di accaniti fumatori in particolare) e una pessima igiene orale.
Va detto infatti che gli impianti dentali necessitano di un’igiene orale scrupolosa al fine di poter durare a lungo nel tempo e garantire prestazioni ottimali. Se l’igiene dentale non viene rispettata, c’è il rischio concreto che insorgano pericolose infezioni ( oltre alla necessità di dover sbiancare i denti per riportarli al colore originale - vedi sbiancamento-dei-denti ).
La riuscita estetica e funzionale degli interventi implantologici rasenta la perfezione, con percentuali di successo elevatissime e la durata di ogni impianto è potenzialmente molto lunga; sta al paziente, dunque, seguire le indicazioni fornite dal proprio dentista e adottare un regime alimentare, uno stile di vita e un’igiene orale adeguati, al fine di mantenere gli eccellenti risultati conseguiti grazie all’intervento.