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Premesso che, le spese medico-sanitarie sono ESENTI da IVA. |
Lโimposta di bollo, pari ad euro 2,00 , va assolta su ogni fattura medica (ovviamente nel caso in cui la stessa sia esente da Iva ai sensi dellโarticolo 10, comma 1, n. 18 del DPR n. 633/1972) di importo superiore ad โฌ. 77,47; |
L'art. 10, n.18, del DPR 26 ottobre 1972 n. 633 esenta "le prestazioni sanitarie di diagnosi, cura e riabilitazione rese alla persona nell'esercizio delle professioni e arti sanitarie soggette a vigilanza, ai sensi dell'art. 99 del testo unico delle leggi sanitarie, approvato con regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, e successive modificazioni, ovvero individuate con decreto del Ministro della sanitร , di concerto con il Ministro delle finanze".
Statisticamente gli ultimi anni confermano che gli italiani spesso rinunciano alle cure dentali e allโimplantologia dentale perchรฉ i prezzi sono in alcuni casi eccessivamente elevati per le loro possibilitร economiche.
Molti non sanno che le spese mediche dentali e lโimplantologia possono beneficiare delle detrazioni fiscali.
La detrazione delle spese mediche sanitarie nella dichiarazione dei redditi su 730 o Unico, consente al contribuente di scaricare dalle tasse le spese da lui sostenute nel corso dell'anno 2016 ed effettuate per se stesso o per conto del coniuge o del familiare a carico o non a carico, o di un disabile.
La detrazione spetta solo per determinate spese sanitarie riconosciute per legge ed รจ pari al 19% IRPEF al lordo della franchigia di 129,11 euro.
Cosa vuol dire?
Per ottenere le detrazioni รจ necessario conservare quindi le fatture per le spese dentali e lโimplantologia prodotte dal dentista, ma non solo. Capita spesso che il dentista prescriva dei farmaci, in questo caso, quando ci si reca in farmacia occorre portare con sรฉ il codice fiscale o tessera sanitaria e farsi fare lo scontrino โparlanteโ che anche questo potrร essere portato a detrazione e concorrere a determinare una minore imposizione fiscale.
Chi fa la denuncia dei redditi deve raccogliere tutte le fatture delle spese mediche sia se effettuate dal contribuente che per conto del coniuge o familiare a carico, solo se tali prestazioni o esami, sono regolarmente documentati con relativa fattura, ricevuta fiscale, parcella o scontrino parlante.
Su tali documenti fiscali, ai fini di detrazione della spesa sostenuta, devono essere obbligatoriamente indicati il codice fiscale, il tipo di prestazione o natura, qualitร e quantitร dei prodotti acquistati.
A chi spetta
Puoi detrarre le spese sanitarie compiute per te, per il coniuge, per i figli e tutti gli altri familiari a tuo carico (articolo 433 del codice civile). Tra questi figurano:
- Genitori;
- Fratelli e sorelle;
- Nuore e generi;
- Suoceri.
Il coniuge, i figli e gli altri suddetti familiari si intendono a tuo carico se non hanno reddito o se, pur avendolo, non supera i 2.841,50 euro lordi. Se supera questo limite, il familiare non รฉ piรน a tuo carico e quindi non puoi scaricarne le spese.
Puoi scaricare anche le spese effettuate da familiari non a carico, purchรฉ abbiano lโesenzione al ticket sanitario (Decreto Ministeriale 329/99) e un reddito talmente basso che non riesce a detrarsi tutte le spese sanitarie (quindi per incapienza di reddito).
Cosa si puรฒ detrarre
Ti danno diritto alla detrazione del 19% le spese:
- Sanitarie comprese delle spese per i farmaci;
- Per i dispositivi medici (in farmacia dai sempre il tuo codice fiscale allโaddetto, perchรฉ a volte un prodotto non รฉ ritenuto farmaco, ma costituisce un dispositivo medico ed รฉ detraibile);
- Per visite e cure omeopatiche;
- Per lโacquisto di mezzi di locomozione dei portatori di handicap;
- Per i cani guida;
- Premi sulle assicurazioni vita;
- Veterinarie;
- Per fisioterapia;
- Per visite eseguite da biologi nutrizionisti (articolo 5, comma 1, lettera c del TUIR);
- Per le sedute di chiropratica, ma solo se sono state prescritte da un medico specialista (copia della prescrizione va conservata) e le sedute sono state effettuate presso struttura riconosciuta dal S.S:N. (Circolare n.17 del 18/05/2006);
- Per ginnastica posturale e ginnastica correttiva sono detraibili se prescritte da un medico (copia della prescrizione va conservata). La ginnastica deve comunque essere effettuata con il controllo medico oppure con un fisioterapista. In alternativa, la fattura di spesa deve essere emessa da un centro medico specializzato in ortopedia.
Il principio per la detraibilitร stabilisce che le prestazioni eseguite dai vari professionisti (fisioterapisti, biologi nutrizionisti, ecc.) sono detraibili solo se essi rientrano tra le figure sanitarie riconosciute (lโelenco delle stesse รฉ presente sul sito del Ministero della Salute) e se sono rese da iscritti agli appositi albi.
Osteopata
Purtroppo la figura dellโosteopata in Italia non rientra tra le figure sanitarie riconosciute e quindi le spese rese da questi professionisti non sono detraibili.
Tuttavia, se una prestazione di osteopatia รฉ resa da un iscritto alle professioni sanitarie riconosciute, allora la spesa รจ detraibile. Per esempio quindi, รฉ detraibile la spesa per una seduta di osteopatia effettuata da un fisioterapista iscritto allโalbo dei fisioterapisti.
Limite
Nessuna norma menziona un tetto massimo (massimale) entro cui รฉ possibile scaricare le spese sanitarie. Piuttosto, รฉ precisato un limite minimo, detto โfranchigiaโ, al di sotto del quale non รฉ possibile scaricare nessuna spesa.
La franchigia รฉ pari a 129,11 euro: se quindi le spese sanitarie detraibili non raggiungono questa somma, non puoi scaricarle.
Non cโรจ quindi un limite massimo, tuttavia, se la spesa supera la quota di 15.493,71 euro (da calcolare senza sottrarre la franchigia) la detrazione a cui hai diritto puรฒ essere divisa in 4 anni. La divisione in quattro quote annuali รฉ obbligatoria in caso di โincapienzaโ fiscale, ossia quando lโIRPEF รจ minore alla detrazione a cui hai diritto.
Esempio
Nellโanno 2019 hai speso 20.000 euro di spese sanitarie. Hai quindi diritto a una detrazione pari a 20.000 โ 129,11 = 19870,89 euro; il 19% di tale importo รฉ pari a 3775,46 euro (รจ la detrazione a cui hai diritto).
Se nel 2019 hai pagato unโIRPEF pari a 2.000 euro, cโรจ incapienza, perchรฉ hai diritto a una detrazione di 3.775,46 euro, ma devi al fisco IRPEF solo per 2.000 euro. In questo caso quindi, devi dividere 3.775,46 per 4 = 943,86 euro รฉ la quota annuale di rimborso IRPEF a cui hai diritto ogni anno e per quatto anni.
Attenzione
Solo per i familiari non a tuo carico vige un preciso limite. Eโ ammessa la detrazione per un importo di spese non superiore a euro 6.197,48 annui.
Calcolo importo
Le detrazioni sulle spese sanitarie sono pari al 19%. Significa che su una spesa sanitaria di 100 euro, hai diritto a un rimborso IRPEF di 19 euro (che riceverai sulla tua busta paga). Sulle spese va perรฒ prima applicata la solita franchigia pari a 129,11 euro. Se le spese sanitarie sostenute durante lโanno sono inferiori a 129,11 euro, non hai diritto ad alcuna detrazione.
Come si calcola
Esempio
Spese sanitarie pari a 120 euro. Non hai diritto ad alcuna detrazione.
Esempio
Spese sanitarie pari a 500 euro. Hai diritto a una detrazione IRPEF pari a: 500 โ 129,11 = 370,89 รฉ lโimporto su cui calcolare la percentuale di detrazione del 19%. Il 19% di 370,89 euro รฉ pari a 70,46 euro, che รฉ il rimborso IRPEF a cui hai diritto per lโanno di riferimento.
Procedura
Ogni anno il tuo datore di lavoro ti rilascia la certificazione unica dei redditi (ex CUD), in cui sono elencati i tuoi redditi e le tasse che il datore di lavoro ha pagato per te.
Per fare la dichiarazione dei redditi, devi portare a un consulente fiscale (commercialista, CAF, patronato, ecc.) tutti i tuoi CUD (se ne possiedi piรน di uno) e tutte le fatture, ricevute, scontrini delle spese detraibili, in modo che possa calcolare il rimborso IRPEF a cui hai diritto.
Con il nuovo 730 precompilato, la maggior parte delle spese sono giร riconosciute dallโAgenzia delle Entrate. Ogni anno infatti le strutture sanitarie inviano al fisco i dati delle spese effettuate, quindi lโAgenzia delle Entrate ne รฉ giร al corrente e le inserisce nel 730 precompilato.
Tuttavia occorre sempre conservare scontrini e fatture di tutte le spese detraibili e consegnarle al proprio consulente fiscale per verificare se sono state conteggiate oppure occorre inserirle. Occorre conservarle anche perchรฉ il fisco potrebbe effettuare dei controlli e chiederti di esibirli.
Una volta consegnate tutti documenti, fatture, ricevute e scontrini al tuo consulente fiscale, saranno inserite nella dichiarazione dei redditi. Prima che la dichiarazione venga inviata allโAgenzia delle Entrate, il tuo consulente ti contatterร per comunicarti a quanto ammonta il rimborso IRPEF a cui hai diritto.
Tu non devi fare altro: questo rimborso lo riceverai direttamente nella busta paga di luglio o agosto (o nella pensione INPS, se sei un pensionato).
Se desiderate saperne di piรน ed avere certezze sulle detrazioni fiscali delle spese mediche dentali, chiamate il nostro studio dentistico al numero
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